All’interno del progetto “Le mosse del riscatto”, finanziato da Sport e Salute tramite il Piano Sociale “Sport di Tutti – Carceri 2023”, la nostra ASD “#Chess4Life” ha instaurato un’importante collaborazione con la Casa Circondariale di Terni. Con passione e dedizione, abbiamo avviato un corso di scacchi della durata di 18 mesi, che ha permesso ai detenuti di affrontare, non solo le sfide delle case bianche e nere, ma anche un profondo viaggio interiore verso la crescita personale e il riscatto.
Durante questo percorso, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi attraverso partite che sono diventate metafora di vita, supportate da incontri formativi condotti da personale specializzato. Questi incontri, in ambito educativo e sociopsico-pedagogico, hanno aiutato i detenuti a comprendere e gestire la corretta canalizzazione delle aggressività e riprogrammazione delle capacità cognitive e comportamentali, aprendo la strada verso un processo di reinserimento nella società.
Nella fase finale del progetto, abbiamo invitato i partecipanti a condividere, tramite un testo scritto, il valore che questa esperienza formativa ha avuto per loro: uno strumento di rieducazione e un simbolo di speranza per il futuro. Il brano vincitore del concorso letterario “Le mosse del riscatto”, che speriamo possa toccare il cuore di tutti i lettori, è il frutto di questo percorso di inclusione e integrazione.

Un ringraziamento speciale va all’APS “Le Pergamene di Melquiades”, guidata dal presidente Danilo Mallò, che con la sua passione per la letteratura ha arricchito il progetto consigliando letture complementari alla pratica scacchistica e sostenendo così il lavoro delle figure professionali coinvolte.
Di seguito, vi invitiamo a leggere il testo del brano vincitore del concorso letterario “Le mosse del riscatto”, scelto dall’APS “Le Pergamene di Melquiades” nella speranza che il suo messaggio di cambiamento e rinascita possa ispirare e confortare chi, come noi, crede nel potere trasformativo dello sport e della cultura.
Scacchi di vita
Ho vissuto una vita frenetica, dove la reazione e l’azione erano priorità. Poi d’un tratto ho tanto tempo. Tempo di pensare, riflettere, leggere, conoscere e te… Mi trovo in una stanza da condividere con 6 persone per 16 ore al giorno. Siamo un misto di popoli. Cerchiamo di conoscerci, di trovare interessi e letture in comune, ci confrontiamo per capire i nostri sbagli. Poi per gioco uno dei miei compagni di stanza e sventura di nazionalità moldava mi chiede “sai giocare a scacchi?”. Sapevo come si muovono i pezzi niente di più. Lui mi inizia a parlare di una filosofia di gioco e di strategia. Inizialmente mi sembrano discorsi strampalati poi inizio a vedere e capire. Trovo connessione con libri epici come “l’arte della guerra”. Nasce la passione, e inizio a trovare affinità sul modo di giocare del mio compagno ed il suo carattere. Mi accorgo che anche il mio modo di giocare aggressivo non curante delle conseguenze rispecchia il mio carattere. Dopo diverse sconfitte inizio a modellare il mio gioco e lo faccio anche con il mio carattere. Trovo piacere nel pianificare la strategia da adottare e ad ottenere poco alla volta la vittoria. Scopro un mondo fuori la stanza di persone con la mia stessa passione. Il gioco diventa aggregazione. Cambio reparti e la cosa si replica. Un semplice gioco mi ha aiutato a superare il mio duro percorso. Ho modellato il mio modo di agire e plasmato il mio carattere. Molti dicono che le esperienze di vita ci formano, io posso dire che “Scacchi di vita” lo hanno fatto!!Dedicato alla passione di persone come Sergio, le quali oltre alla nostra gratitudine, debbono avere la consapevolezza di quanto di buono fanno!!!
Detenuto della Casa Circondariale di Terni